IL GAP TRA OFFERTE DI LAVORO E
FIGURE PROFESSIONALI SPECIALIZZATE
Skill shortage, la situazione attuale in Italia
Gli imprenditori segnalano come l’offerta di lavoro si sta polarizzando: da un lato i recruiter cercano sempre più personale altamente qualificato, dall’altro figure caratterizzate da bassi livelli di competenze e specializzazione. Le difficoltà di reperimento sarebbero a causa dell’impreparazione dei candidati, per via dello scollamento strutturale tra la scuola e il mondo del lavoro o per la mancanza degli stessi. Una situazione allarmante per il Paese che punta a riprendersi dal Covid la cui economia accenna una ripartenza. Una condizione che però non è nuova all’Italia, lo skill shortage è un tema che la stampa già nel 2012 portava alla luce presentandolo come un paradosso: tassi altissimi di disoccupazione – soprattutto giovanile – e un mercato in cerca di risposte alle numerose offerte di lavoro. La situazione di skill shortage si può riassumere con questa fotografia: giovani che peccano di formazione superflua e mancanza di orientamento di cui avrebbero bisogno e aziende che accumulano posti di lavoro permanentemente scoperti per mancanza delle persone adatte, idonee, capaci di ricoprirli. Solo interventi mirati quali aggiornamenti puntuali e formazione specifica possono risollevare questo scenario.
Competenze inadatte o formazione insufficiente?
Secondo una ricerca dei professionisti HR che lavorano nella sede italiana di Randstad, la prima barriera che impedisce alle imprese di trovare i profili di cui hanno bisogno è nel 67% dei casi la formazione insufficiente dei candidati, segue al 63,9% le carenze nella preparazione scolastico-universitaria e al 62% l’invecchiamento della popolazione. Gli altri fattori che ostacolano la selezione di profili idonei sono l’automazione con il 54,8%, la digitalizzazione 53,1% e la diversificazione dei rapporti di lavoro 46,9%.
Dall’indagine di Randstad Research emerge quanto sia importante una formazione di qualità per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, migliorare l’occupabilità dei candidati e dare alle imprese le competenze che stanno cercando. I risultati della ricerca evidenziano come la scarsa formazione sia la barriera più frequente all’incontro fra domanda e offerta di lavoro, comune a tutte le categorie di lavoratori, dai manager agli impiegati, dai professionisti dei servizi agli operai non qualificati, anche se colpisce in particolare i tecnici e gli operai specializzati.
Quali interventi e tipologia di formazione applicare per colmare il divario
Occorre una formazione che aiuti a eliminare le situazioni di skill shortage, a indirizzare i disoccupati o i giovani al primo ingresso nel mercato del lavoro mirando agli sbocchi occupazionali effettivamente esistenti. Corsi pertinenti che non si discostino dalla realtà e che rispecchino il mercato del lavoro e la su domanda, ma anche in grado di preparare le figure del domani.
- Corsi per formare figure professionali
Rispondere alle domande di specializzazione attraverso progetti formativi che comprendono moduli teorici e pratici e mirano a sviluppare una figura ex novo, senza barriere all’ingresso.
- Percorsi per rinnovare le competenze
Tra le iniziative a fronte del mismatch tra la richiesta di nuove competenze, generata dall’evoluzione rapida della tecnologia, e le competenze presenti sul mercato si inseriscono i percorsi reskilling e upskilling. Si tratta di strumenti formativi, pensati ad hoc per permettere a professionisti o più in generale a persone che hanno voglia di mettersi in gioco, di aggiornarsi e formarsi su temi attuali e ricercati dalle aziende.
Il ruolo delle aziende
La formazione delle nuove generazioni dovrebbe essere considerata dalle Aziende come un progetto strutturato e un investimento a lungo termine capace di generare valore e vantaggio competitivo. Movinlog a settembre promuoverà un percorso formativo in presenza, realizzato in collaborazione con un’agenzia del lavoro per creare una valida opportunità a chi cerca un inserimento nel mercato del lavoro. Il corso professionale darà l’opportunità a dieci partecipanti di svolgere un percorso formativo che permetterà anche di conseguire il patentino per la conduzione dei principali mezzi di movimentazione di magazzino.