una nuova logistica
Tutti noi pensiamo alla logistica come un settore vincolato alla mera movimentazione merci o al trasporto, che richiede molta forza fisica e che impiega principalmente uomini. Questa narrativa che si è radicata, che si nutre di luoghi comuni e stereotipi, sta cambiando e stimola sempre più l’interesse delle nuove generazioni. La logistica è il motore dell’innovazione, dell’economia circolare e come tale va comunicato la centralità nello sviluppo dei processi di cambiamento. Da questa nuova narrazione, si potrà sempre di più attrarre giovani e adulti, allontanandosi da un’immagine tradizionale errata. È necessario veicolare efficacemente il messaggio di come la logistica offra tante opportunità e sia un ambiente aperto e molto avanzato. Attraverso l’innovazione, stiamo passando da una logistica muscolare a una logistica cerebrale, per una rivoluzione intesa oltre che digitale e tecnologica, anche culturale.
L’inclusione arricchisce
In questo scenario in evoluzione, non si può non pensare alle risorse femminili, assolutamente da coinvolgere in questa rinnovata comunicazione. Logistica e trasporti sono settori comunemente associati nell’immaginario collettivo all’universo maschile, ciò spinge le donne a non prenderli nemmeno in considerazione. Tra divari e discriminazioni ancora da sanare, c’è tanta strada ancora da fare. L’inclusione arricchisce! Un’affermazione dalla duplice valenza, oltre che per la correlazione tra maggiori rendimenti finanziari e forza lavoro più equilibrata in termini di genere. Coinvolgere in un progetto persone diverse per sesso, età, background apre le porte a una varietà di attitudini, visioni, esperienze, che non possono che giovare all’azienda.
Le donne nella logistica
Molte aziende hanno impiegate che gestiscono attività di pianificazione o organizzazione della produzione e della distribuzione ma non basta. Il quadro non è molto confortante: le poche donne coinvolte hanno per lo più ruoli da impiegate e sono in netta minoranza le posizioni da dirigenti. In particolare, sì, ricoprono ruoli ai vertici, ma si tratta spesso di posizioni “di rappresentanza”, mentre i ruoli manageriali risultano ancora nella maggior parte dei casi ricoperti da uomini. Al di là delle “predisposizioni naturali”, le donne sono in grado di sviluppare competenze specifiche o hanno già le qualità giuste per ricoprire qualsiasi incarico in ambito logistico.
L’apporto di Movinlog
Con Movinlog, l’impiego delle donne nella logistica è diventato più un’ipotesi possibile, è realtà. Promuoviamo iniziative, confronti e perseguiamo la strada della formazione: se una persona è preparata e si sente accolta, non ci sono limiti e ostacoli. Inoltre, riteniamo che le aziende abbiano il dovere di rendersi appetibili per attrarre il talento femminile facendo in modo che le donne considerino la logistica un’opzione di carriera praticabile. Pertanto, è necessario che oltre alla formazione, siano garantiti alle donne:
- Riconoscimento delle qualifiche
- Flessibilità
- Salari equi al pari dei colleghi uomini
- Opportunità di sviluppare competenze
- Possibilità di maturare esperienza
- Raggiungere obiettivi
IN CONCLUSIONE
La ridotta presenza femminile nell’ambito della logistica, altro non è che lo specchio di una visione arcaica ancora eccessivamente stereotipata che permea il settore. Le iniziative per l’inclusione devono veicolare formazione e flessibilità, sia per donne, adulti e per le giovani generazioni. Pertanto, serve passare ad un’organizzazione del lavoro e della vita familiare davvero smart, a vantaggio di tutta la società. Non dimentichiamo che la logistica ha bisogno di risorse e nuove competenze, per stare al passo con l’innovazione e non solo, se non saprà rendersi appetibile e aperta, rischia di rimetterci tutta l’economia del Paese.