Uno dei punti fondamentali della logistica riguarda la sfera giuridica – come gli aspetti legali assicurativi ed antinfortunistici – connessa alla gestione in appalto dei magazzini e del personale. Si tratta di questioni poco approfondite dalla letteratura di settore e coinvolgono ogni attore della catena del valore, in un’ottica di tutela e trasparenza verso il Cliente.
Per approfondire questo saliente argomento abbiamo intervistato l’Avvocato Stefano Galletti per approfondire in che modo un professionista può affiancare una realtà che opera nella logistica.
Come si può supportare legalmente un’azienda che opera nella logistica?
Alcune aziende non dedicano adeguata attenzione ai contratti, sono convinte che un format scaricato da internet oppure un contratto “realizzato in casa” sia sempre in grado di tutelarle da ogni imprevisto, ma non è così. Il contratto di appalto è paragonabile ad un vestito che nel tempo si deve adattare alla persona che lo indossa. Anche un contratto di appalto deve pertanto evolvere nel tempo, adeguandosi alle novità normative, giurisprudenziali e, soprattutto, alle esigenze specifiche dell’appaltatore, del committente e del servizio appaltato, qualunque esso sia, modificando le proprie clausole contrattuali al variare di tali aspetti per garantire il rispetto degli indici di legittimità. Oltre alla massima attenzione alle clausole del contratto di appalto, deve essere verificata la corretta esecuzione del servizio, attraverso la realizzazione di alcuni sopralluoghi per fine di verificare il concreto rispetto dei predetti indici.
Nello specifico, quali sono gli aspetti legali che riguardano l’appalto dei cantieri logistici?
Gli aspetti legali sono molteplici, per sintetizzare possiamo dire che riguardano principalmente il rispetto degli indici di genuinità dell’appalto. Come ad esempio la sussistenza del rischio di impresa, dell’autonomia organizzativa ed imprenditoriale in capo all’appaltatore, all’assenza di interferenze lavorative tra il personale dell’appaltatore e del committente, al corretto impiego di macchine ed attrezzature, etc. Ognuno di tali aspetti richiede una specifica mappatura dei rischi, la definizione di procedure specifiche per poterli rimuovere e l’esecuzione efficace di tali procedure al fine garantire la legittimità di ogni singolo appalto.
Come si evolverà secondo Lei la contrattualistica in ambito logistico? La figura dell’avvocato sarà sempre più coinvolta dalle aziende?
Non è facile rispondere a queste domande. L’apporto tecnologico in costante evoluzione sta mutando il contesto degli appalti privati e della logistica, ciò accadrà ancora di più in futuro a causa delle continue innovazioni tecnologiche che stanno caratterizzando tali ambiti. Personalmente ritengo che l’attenzione agli aspetti legali dovrà procedere di pari passo, attraverso la formazione specifica del personale coinvolto nell’appalto, l’attenzione alla veste contrattuale e, soprattutto, alla corretta esecuzione del servizio appaltato.
Gli specialisti della supply chain trovano negli studi legali un partner pronto a supportarle nella gestione ordinaria e straordinaria della propria attività, chiedendo ai propri consulenti l’individuazione degli strumenti giuridici migliori presidiando i processi operativi e tutelando il know how imprenditoriale. Un percorso sinergico in divenire che segue l’evoluzione della catena di approvvigionamento e l’innovazione tecnologica in ottica movimentazione merci.