Negli ultimi mesi Movinlog ha avviato un percorso di evoluzione del ruolo del capo cantiere, trasformandolo in “capo filiale”.
Ne abbiamo parlato con Sabrina Stermieri, HR Manager di Movinlog, andando a chiarire la vision aziendale per questo ruolo.
Formare imprenditori della filiale
Riteniamo il capo filiale una figura apicale e centrale nella gestione dell’appalto e per questo è doveroso definirlo “imprenditore della filiale”.
Tra le nuove responsabilità del capo filiale abbiamo identificato:
- Una gestione consapevole della filiale;
- l’utilizzo di strumenti innovativi per il controllo delle performance;
- la gestione della retention in chiave 4.0;
- la proattività nell’ottimizzazione dei processi, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie hardware e software.
La transizione che stiamo proponendo nei nostri cantieri richiede tempo e impegno: è fondamentale che le funzioni preposte forniscano al capo filiale tutti i mezzi per lo sviluppo delle skills adeguate, necessarie a rispondere alle richieste dei committenti.
In questa ottica:
- Organizziamo con cadenza regolare momenti di condivisione su temi tecnici e trasversali per essere presenti in ogni fase del cambiamento;
- Promuoviamo la formazione finalizzata al miglioramento delle relazioni del capo filiale verso i collaboratori ed il committente;
- Forniamo strumenti e mezzi per permettere al capo filiale di creare un team di collaboratori fidelizzati e soddisfatti, che possano intraprendere in Movinlog un percorso di crescita professionale.
I compiti del capo filiale
Le mansioni assegnate hanno un obiettivo preciso:
la creazione di un team di lavoro composto da persone formate, competenti e determinate a migliorare la qualità del servizio svolto all’interno del magazzino del cliente.
Come può il capo filiale rendere competenti e formate le risorse?
Prevendendo formazione on the job continua, periodi di rotazione dei ruoli, affiancamento e formazione per potenziare e ampliare le competenze di ogni componente della squadra operativa in base al background personale.
Sul fronte operativo, il capo filiale si occupa quotidianamente della supervisione dei cruscotti operativi utili, sia al committente che all’appaltatore, per tenere monitorato il livello quantitativo del lavoro; parallelamente, si occupa dell’organizzazione del lavoro e dell’individuazione dei margini di efficientamento per aumentare il livello qualitativo.
Un aspetto fondamentale negli appalti di Movinlog riguarda la sicurezza:
ogni giorno il capo filiale si accerta che gli addetti indossino correttamente i DPI previsti dalla normativa e che l’abbigliamento fornito dall’Azienda li renda riconoscibili rispetto ai dipendenti del committente.
Da non tralasciare inoltre l’attenzione alla pulizia dei locali, nonché all’integrità ed aspetto esteriore delle macchine di movimentazione utilizzate: lavorare in un ambiente pulito è indice di sicurezza ed efficienza. Desideriamo inoltre rendere il committente fiero del proprio magazzino, che spesso viene utilizzato come vetrina per le visite dei propri clienti.
La crescita professionale: intervista con Christian Nasto
Il racconto diretto dell’esperienza professionale è la vera chiave per presentare l’approccio di Movinlog: abbiamo incontrato Christian Nasto, capo filiale Movinlog.
Buongiorno Christian, da quanti anni lavori nel settore logistico e quando è iniziata la tua esperienza in Movinlog?
Ho 30 anni e la mia prima esperienza lavorativa, a 18 anni, è stata come magazziniere in un cantiere logistico.
In questi 12 anni di lavoro ho avuto la possibilità di crescere nel settore, diventando capo filiale.
A gennaio 2022 sono entrato a far parte della squadra operativa di Movinlog e ho avuto la possibilità di collaborare nella gestione di diversi cantieri.
Attualmente sono capo filiale della filiale di Traversetolo presso Mutti spa, Azienda nella quale è fondamentale il ricorso alle skills acquisite in merito alla gestione dei componenti della squadra operativa, tenuto conto che si tratta di lavorazione del pomodoro, attività soggetta ad una fortissima stagionalità.
Come si sviluppa il tuo lavoro oltre alle mansioni tipiche del ruolo di capo filiale?
La mia figura, in generale, è di congiunzione tra il cliente e l’azienda: meno operativa e più di carattere gestionale, molto customer oriented. C’è sicuramente tanta comunicazione, sia tra le squadre che con i referenti del committente.
Questo approccio è fondamentale per mettere in luce l’importanza della logistica che è un punto fondamentale in ogni settore.
Qual è la sfida più grande nel tuo lavoro?
Sicuramente l’aspetto umano è quello più complesso da gestire: nel mio ruolo è fondamentale riconoscere le attitudini personali, i punti di forza e quelli di miglioramento di ogni componente della squadra e saper creare sinergie che possano portare la miglior performance possibile.
È un lavoro impegnativo che richiede pazienza e costanza, ma sono sicuro che mi darà le giuste soddisfazioni.
Data la tua esperienza nel settore, ritieni che Movinlog abbia un’attenzione particolare nei confronti dei propri collaboratori?
Assolutamente sì, sia in termini di ambiente lavorativo, che nella crescita professionale.
Lo dimostrano le periodiche riunioni tra noi capi filiale, con l’obiettivo di creare sinergie e best practices.
L’azienda, inoltre, investe continuamente nella formazione e nella creazione di percorsi di crescita.
Si percepisce la volontà di coinvolgere in modo verticale ogni collaboratore.
Cosa aspettarsi dall’approccio dei capi filiale
Chi si affida a Movinlog per la gestione del proprio reparto logistico potrà contare su un referente competente, capace di supervisionare il cantiere e proporre strategie di problem solving.
Un collaboratore coinvolto nelle dinamiche aziendali è un compagno di squadra di fiducia, proattivo e ricettivo delle indicazioni sia del committente che della sede centrale di Movinlog.
Il suo ruolo di maggiore responsabilità lo rende parte integrante dei processi con attività ad hoc per la propria squadra operativa.
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